Alieni in mare: i nemici visibili e invisibili delle tartarughe marine
Laboratorio con i bambini nella spiaggia di Nora per la salvaguardia dell′ambiente costiero
Le tartarughe marine come simbolo della biodiversità da preservare. È il tema proposto dal Centro di educazione ambientale "Laguna di Nora" ai bambini che hanno partecipato al laboratorio "Alieni in mare: i nemici visibili e invisibili delle tartarughe marine".
Il laboratorio è iniziato con una riflessione sul mare, che è non solo lo spazio della vacanza e del divertimento ma anche e soprattutto ago della bilancia degli equilibri ecologici e climatici del Pianeta, fondamentale fonte di cibo e di ossigeno per innumerevoli esseri viventi. La necessità di preservare un ambiente fondamentale per la nostra stessa vita è stata illustrata attraverso la testimonianza di una specie che lo abita da milioni di anni, la tartaruga marina.
Cementificazione, inquinamento, rifiuti sono tra i principali pericoli che minacciano il mare e che nell′animazione proposta dal nostro Centro diventano le tessere di un puzzle con cui i bambini presenti hanno ricomposto la sagoma di una tartaruga marina.
Con il simbolo dell′inquinamento, ad esempio, si sono individuati pericoli banali ma inesorabili come bottiglie e buste di plastica, polistirolo, provenienti dalle nostre attività quotidiane, che nel mare vengono scambiati spesso per meduse di cui le tartarughe si nutrono.
Ancora, l′inquinamento dalle attività agricole, diserbanti, insetticidi, pesticidi che riducono le difese immunitarie di questi animali provocando patologie, o i prodotti petroliferi che alterano le caratteristiche fisiche e chimiche delle acque e l′equilibrio delle reti alimentari; l′inquinamento degli habitat marini per la presenza di rottami e detriti o attrezzi da pesca abbandonati sul fondo.
Con il simbolo della cementificazione delle coste si sono individuati i pericoli che colpiscono la fase riproduttiva delle tartarughe marine, con la riduzione delle spiagge utili per la nidificazione, e l′inquinamento luminoso provocato da strade e edifici in prossimità delle spiagge che alterano le capacità di orientamento di adulti e neonati di tartaruga.
Ma cementificazione delle coste significa anche aumento delle attività nautiche e quindi anche del rischio dei traumi provocati alle tartarughe dall′impatto con le eliche e gli scafi.
Un grande amo simboleggiava i tanti pericoli che l′impatto con la pesca professionale, seppur accidentale, ha sulle tartarughe marine: ami di palangaro, lenze, reti da posta e da strascico costituiscono infatti per loro un pericolo costante.
Così via via che si pescavano le tessere del puzzle e le si ripuliva dei simboli di pericolo riflettendo sui problemi che creano alla specie, si componeva la sagoma della tartaruga marina sana e forte come tutti la vorremmo.
Il lavoro è proseguito poi nel pomeriggio presso il Centro di educazione ambientale Laguna di Nora dove i bambini hanno visitato le tartarughe marine ricoverate presso il Centro di recupero.
L′animazione si è svolta domenica 30 agosto nella spiaggia di Nora nell′ambito della manifestazione "Giornata dedicata a chi ama il mare e le spiagge di Nora" organizzata dalla Sezione locale della Lega Navale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Provincia di Cagliari e del Comune di Pula.
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