L′ecosistema

Il mare e la laguna, due mondi interconnessi

Basta solo uno sguardo oltre la spiaggia di Nora per scorgere un altro mondo, la laguna di Nora: acque tranquille dove vivono anatre, aironi, garzette e rari gabbiani tra i profumi della macchia mediterranea e i colori della salicornia.

Un ambiente tra la terra ferma e il mare, rinnovato e alimentato dalle acque dolci di un piccolo torrente, il Rio Arrieras, e dalle correnti di marea che incessantemente permettono alle sue acque di defluire verso il mare e nelle sei ore successive di ricevere le acque fresche e ricche di ossigeno dal mare.

Le sue acque sono quasi sempre torbide e se le assaggiassimo ci renderemmo conto che secondo le stagioni sono più o meno salate: d′inverno il torrente con le sue piene tumultuose dolcifica le acque della laguna e le arricchisce di nutrienti molto importanti per i cicli vitali che vi si compiono, per tutte le forme di vita presenti. Durante l′estate viceversa la salinità delle sue acque aumenta molto a causa delle secca del torrente Arrieras e dall′evaporazione dovuta alla forte insolazione. Ad agosto solitamente la salinità della laguna di Nora supera di quasi 10 punti la salinità del mare, troppo perfino per cuocerci gli spaghetti!

I suoi fondali sono per lo più bassi tanto che nei momenti di culmine della bassa marea, quando le acque della laguna fluiscono verso il mare, vaste aree di fronte alla foce del fiume rimangono quasi all′asciutto. In questi periodi, tardo inverno-inizio di primavera, la laguna si affolla di Fenicotteri rosa che trovano più facilmente piccoli crostacei di cui cibarsi. Rovistano il fondo con il loro becco robusto e, tra rumorosi gorgoglii e qualche zuffa, si fanno proprio "sentire".

Un ambiente difficile

Per le piante e gli animali sopravvivere nella laguna richiede speciali adattamenti. E′ per   questo che le popolazioni ittiche delle lagune sono rappresentate solo da quelle specie di pesci che possono adattarsi alle condizioni estremamente variabili di salinità (concentrazione di sali nelle acque) e temperatura come il muggine, l′anguilla e la spigola. Queste specie infatti si riproducono in mare, amano vivere nelle acque salmastre delle lagune ricche di cibo e sono capaci di risalire anche il corso dei fiumi adattandosi via via alle condizioni ambientali che trovano nei diversi ambienti acquatici.

Anche la vegetazione delle lagune deve essere in grado di adattarsi a condizioni molto estreme alla vita vegetale: le salicornie per esempio, che si insediano sulle sponde, sono capaci di resistere alle forti concentrazioni saline del substrato. Le fanerogame, piante che popolano i fondali, possono resistere all′asciutto quando la marea si ritira.

Le lagune sono sistemi dinamici con continui cambiamenti di temperatura e salinità. La temperatura può subire ampie variazioni per via della scarsa profondità di questi bacini acquei e la salinità è influenzata da diversi fattori: l′apporto di sali dal mare, quello di acqua dolce dei fiumi che d′inverno diluisce la salinità e quello dell′evaporazione che d′estate la concentra.

Perché sono ambienti speciali?

La laguna si può definire la culla del mare perché molte specie di pesci migrano dal mare aperto e crescono nelle lagune. Il muggine per esempio si riproduce in mare ma il suo novellame, forme giovanili dei pesci, tende a rientrare nelle lagune nuotando contro la corrente di marea in cerca di cibo (plancton) e riparo. Quando i muggini raggiungono la maturità torneranno in mare per riprodursi e il ciclo ricomincia. Il richiamo verso la laguna dei pesci nati in mare è determinato dalla grande disponibilità di cibo che esse offrono.

Le lagune infatti sono tra gli ambienti più produttivi in natura. I fiumi sfociano nelle lagune portando con sé i sali minerali che dilavano dai terreni che attraversano. I vegetali usano questo "concime", insieme all′energia solare, all′anidride carbonica e l′acqua, per crescere e vegetare. Tra le forme di vegetazione acquatica preziose per la vita nelle lagune vi sono alghe microscopiche flottanti chiamate fitoplancton e forme più grandi di macroalghe che sono attaccate al fondale . Tra le piante superiori troviamo le fanerogame e le salicornie. Quando le piante muoiono vengono colonizzate da organismi microscopici (batteri, funghi) che le decompongono costituendo il detrito. Durante la decomposizione, i detriti si fanno sempre più piccoli diventando cibo per milioni di piccoli organismi. Animali più grandi mangiano direttamente questi piccoli organismi che si nutrono sul detrito e l′energia è trasferita attraverso la rete alimentare a organismi progressivamente più grandi.

Fin quando le acque dolci, ricche di nutrienti e non inquinate, continueranno a miscelarsi con le acque del mare nelle lagune, queste costituiranno ambienti preziosi per la conservazione della biodiversità. Senza le lagune molte specie acquatiche potrebbero scomparire. Muggini, spigole, granchi, gamberetti, dipendono dal buono stato di salute delle lagune.

Le lagune costituiscono anche importanti aree di sosta e nidificazione per molti uccelli, incluse specie protette gravemente minacciate di estinzione, come il fenicottero e negli ultimi anni il gabbiano corso.


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