I giovani e il cambiamento climatico

La gran parte dei giovani europei conosce le possibili conseguenze del cambiamento climatico, ma non i ragazzi italiani.

I giovani oggi sono molto più informati rispetto ai genitori sugli effetti del cambiamento climatico e sulle ragioni che lo provocano: lo sostiene uno studio della Gallup Europe, presentato in occasione del Meeting mondiale dei giovani che si è svolto a Bari dal 19 al 21 gennaio.

Lo studio "Giovani e Global warming" è stato realizzato su scala mondiale tra il 2008 e il 2009, con interviste a 83.504 ragazzi e ragazze di 139 Paesi. Ai ragazzi sono state poste tre domande: se avevano mai sentito parlare del riscaldamento globale, se fosse un risultato delle attività umane e se lo ritenessero una minaccia per il Pianeta.

Il Paese al mondo con la più alta percentuale di ragazzi che non ha mai sentito parlare del fenomeno è la Liberia, dove l′83% degli intervistati ignora cosa sia il riscaldamento globale. Tra i pochi che dichiarano di essere informati, solo il 5% lo collega alle attività umane e solo 15% lo considera una minaccia per il proprio futuro. La scarsa informazione sul tema riguarda tutta l′Africa con una percentuale media del 74%.

Tra i Paesi emergenti, in India la percentuale dei giovani che non conoscono il riscaldamento globale è al 63% e solo 1 su tre tra i meglio informati lo ritiene un pericolo. I giovani cinesi invece sono tra i più informati (75%), anche se solo il 26% considera il riscaldamento globale una minaccia. L′informazione è diffusa tra i paesi asiatici, primo fra tutti la Thailandia dove solo il 4% dei giovani al di sotto dei 30 anni non ha mai sentito parlare dei cambiamenti climatici. I cileni sono i più informati (79%) tra i ragazzi dell′America Latina, seguono i brasiliani, gli uruguayani e i colombiani.

In Europa, la consapevolezza tra i giovani sul riscaldamento globale è alta, con una percentuale media dell′80%. Tra i Paesi europei spiccano la Finlandia e la Norvegia con il 99%, seguono Regno Unito, Lussemburgo e Slovenia col 97%, poi Olanda, Svezia, Austria e Lituania con 93%.

Sono invece gli italiani i più disinformati tra i giovani europei: il 37% dei ragazzi ignora il fenomeno, il 43% di coloro che sanno di cosa si tratta ritiene che le attività umane ne siano la causa e il 55% lo considera una minaccia. Solo Cipro ha una percentuale più bassa dell′Italia, il 22%.

 

Immagine: Grafico delle temperature mondiali ©NASA, dal sito del Parlamento Europeo.


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