Le tartarughe verdi sempre più presenti nelle nostre coste

Ancora una tartaruga verde, ancora da Sant'Antioco. Sembra proprio che questo binomio stia diventando una regola.

Sono le 11.30 al Centro recupero tartarughe marine di Nora una chiamata del corpo forestale di Sant'Antioco ci segnala il ritrovamento di una tartaruga impigliata nelle reti in un fondale di circa due metri di profondità. Augusto Mossa comandante della motobarca "Patrizia Z" trae in salvo l'esemplare e lo consegna alle guardie della locale caserma del Corpo Forestale. L'animale non presenta lesioni importanti e sembra reattivo nonostante sia rimasto intrappolato nelle reti senza la possibilità di risalire in superficie a respirare: la tempestività del pescatore è stata determinante per la vita dell'animale.

Si organizza subito il trasferimento. La prossima pattuglia monta in servizio alle 14.30 e può partire da Sant'Antioco per incontrare a metà strada il nostro operatore. Ci teniamo costantemente in contatto per verificare le condizioni dell'animale. Ci troviamo nei pressi di Sant'Anna Arresi e all'atto della consegna della tartaruga, Giovanni Lenti, operatore del CRTM di Nora, si rende conto dell'eccezionalità dell'esemplare trasportato. Si tratta di una tartaruga verde, la seconda proveniente da "Le saline", la stessa zona del mare di Sant'Antioco in cui il 12 luglio del 2010 è stato salvato un altro esemplare della stessa specie. Dopo la firma dei documenti di rito il viaggio dell'animale riprende alla volta della clinica veterinaria del dott. Alberto Russo che, nel frattempo, è stato allertato ed è in attesa di ricevere l'animale per eseguire i normali controlli.

Alle 16.30 arriviamo dal veterinario che può così verificare lo stato dell'animale. Le condizioni sembrano buone nonostante l'evidente stato di shock, il peso è di 7.5 kg e lo stato di nutrizione appare ottimo. Viene eseguito anche l'esame radiografico con esito negativo. Il Dottor Russo prescrive un breve periodo di osservazione con acclimatamento in vasca di degenza per verificare la capacità natatoria, respiratoria e di alimentazione, al termine del quale l'animale potrà essere rimesso in libertà.

 


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