Il Centro recupero interviene su tre tartarughe marine
Un bellissimo esemplare di tartaruga marina della specie Caretta caretta è arrivato al Centro recupero di Nora domenica 17 maggio. Proviene dalle acque di Portoscuso dove è stato raccolto da un'imbarcazione da pesca a circa 1 miglio dalla costa e consegnato all'Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso. La tartaruga galleggiava in superficie destando dei sospetti in chi l'ha avvistata, apparentemente non presenta però segni di malattia o ferite da attrezzi da pesca. Saranno però gli accertamenti diagnostici fatti dal veterinario a scongiurare ogni dubbio sul suo stato di salute. L'unico dato particolare è la grande dimensione dei lepadi (Lepas anatifera) presenti in entrambe le natatorie posteriori. I lepadi sono crostacei, distribuiti in tutto il Mediterraneo, che si fissano con il loro peduncolo su corpi galleggianti solidi, come scafi di nave, relitti, ma prediligono in modo particolare il carapace delle tartarughe marine. I lepadi, come tutti gli epibionti, sono oggetto di studi realizzati per accrescere le conoscenze sull'ecologia della specie.
Meno fortunata la tartaruga che sempre domenica 17 maggio è spiaggiata presso il porticciolo dei pescatori di Sant'Elia a Cagliari. Gli operatori del Centro recupero, allertati dalla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Cagliari, arrivati nel luogo dell'evento non hanno potuto che constatarne il decesso. L'esemplare, che non presenta nessun segno apparente di malattia o impatto con attrezzi da pesca, è morto probabilmente per annegamento ma solo l'autopsia potrà fornire dati certi.
Lunedì 18 maggio è stata la volta di una tartaruga catturata nelle reti da posta da un pescatore di Pula lungo il litorale di Nora. Ha rischiato la morte per annegamento, scongiurata dal pronto intervento del pescatore. Ora è sotto osservazione presso il Centro recupero dove è salito a otto il numero degli esemplari ricoverati.
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