Il giardino sostenibile
La sostenibilità del verde contribuisce a migliorare l′ambiente e risparmiare risorse preziose. Ma come rendere sostenibile il proprio giardino?
È questo il tema sviluppato nel Corso di giardinaggio sostenibile proposto nel percorso progettuale "La città che vorrei".
Per tre giornate, cittadini e esperti del verde si sono confrontati sui modi per creare e rendere più sostenibili e belli i giardini privati di Pula.
Il corso è iniziato con l′analisi dei questionari distribuiti fra le famiglie degli studenti che hanno partecipato ai laboratori didattici "La città che vorrei". I dati raccolti dai questionari hanno confermato che buona parte dei giardini di Pula sono curati con criteri di sostenibilità:
A partire da queste buone pratiche, vivaisti e corsisti hanno portato la propria esperienza e riflettuto sulla scelta della sostenibilità come assunzione di responsabilità da parte di ciascuno nei confronti dell′ambiente.
Quattro passi nel giardino sostenibile
Con l′ausilio del Dottor Gigi Gelli della Green s.r.l., i vivaisti della Azienda ortofloricola di Ernesto Fa e della Flor 90 di Mariano Loi e i tecnici della Tecnogreen di Sandro Deidda i corsisti hanno approfondito in particolare quattro temi:
I partecipanti hanno completato il corso con esercitazioni pratiche nei vivai di Flor 90 e di Ernesto Fa dove, con la guida degli esperti, hanno affinato le loro conoscenze anche su come rinvasare correttamente le piante, trapiantarle, preparare i letti di semina, realizzare un prato sostenibile.
I giardini di Pula
La comunità pulese ha una lunga tradizione nella cura dei giardini privati di cui è giustamente orgogliosa. La manifestazione "Giardini aperti 1° edizione", che si svolgerà il 25 settembre a Pula con il contributo dei partecipanti al Corso di giardinaggio, è il doveroso omaggio a questa tradizione.
I cittadini apriranno i loro giardini ai visitatori e li accompagneranno alla scoperta del verde privato a Pula, un arcipelago di forme, colori, profumi.
Cittadini responsabili
Durante le tre giornate, i corsisti hanno dedicato uno spazio di riflessione anche alla possibilità di partecipare e orientare le scelte dell′Amministrazione sul verde urbano. Le loro considerazioni sono confluite nella Carta dei diritti e dei doveri sul verde pubblico, a integrare il lavoro svolto da ragazzi e ragazze nei laboratori didattici.
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