Allarme Artide: una catastrofe navale imminente
Lo scioglimento dei ghiacci non ha svegliato solo l′appetito di avventurieri e impresari a caccia di business, ma anche di tour operator sconsiderati che propongono crociere con imbarcazioni assolutamente inadeguate. A lanciare l′allarme è la nona conferenza dei parlamentari della regione artica, che si è tenuta al Parlamento europeo.
Il presidente del Consiglio nordico, il politico islandese Helgi Hjorvar, ha raccontato di agenzie che organizzano crociere turistiche alla scoperta delle terre ghiacciate e gli orsi polari, con barche non adatte, equipaggio non adeguatamente formato, scarse capacità di soccorso, acque senza giurisdizione e iceberg in movimento: tutti gli ingredienti per un disastro annunciato.
Questo accade mentre uomini d′affari e politici discutono nelle loro riunioni di come sfruttare al meglio le opportunità economiche delle nuove parti accessibili dell′Artide.
Il dibattito, nei due giorni di conferenza, è oscillato fra due poli: l′Artide apre nuove opportunità di business, o bisogna piuttosto tutelarla dagli appetiti dei paesi limitrofi e da uno sviluppo troppo rapido, che potrebbe avere effetti negativi nel lungo termine?
La regione, infatti, è ricca di risorse naturali, giacimenti di petrolio e carbone in primis. Lo scioglimento dei ghiacciai artici apre inoltre la possibilità di nuove rotte marittime, creando il collegamento fra l′Europa e l′Asia senza dover circumnavigare le Americhe. In settembre di quest′anno, il primo vascello non russo sta attraversando il Mare Artico dalla Norvegia alla Cina. Evitare il canale Suez fa risparmiare alla nave 10-15 giorni di viaggio.
Fra i partecipanti alla conferenza sono emerse diverse opinioni. Il Segretario di Stato per gli Affari esteri norvegese Erik Lahnstein ha sottolineato che "l′idea non è di preservare la regione artica come un museo, ma di utilizzarla per il bene di tutto il genere umano. Le risorse della zona, se gestite bene, hanno un valore immenso".
Ma, dal mondo accademico, sono emerse serie preoccupazioni per il rischio di espoliazione selvaggia delle ricchezze naturali dell′Artico. Joshua Simiar, studioso canadese, ha ricordato che "la pressione dovuta alla domanda mondiale di risorse naturali mette la ricchezza della regione - e i suoi abitanti - in una posizione ideale per uno sviluppo sostenibile...o per uno sfruttamento lampo".
"Siccome conosciamo bene l′associazione storica fra ricchezza di risorse e conseguenze negative di lungo termine, non vogliamo che la nostra regione sia sfruttata in modo intensivo"
Per ulteriori informazioni:
• Risoluzione del Parlamento sull′Artide
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