Subito di nuovo in mare

La degenza della tartaruga verde ricoverata il 19 ottobre è durata pochissimo, giusto il tempo necessario per verificare le sue condizioni attraverso i normali controlli clinici.

In vasca l'animale si è mostrato subito molto attivo e ha gradito anche mangiare un po' di Cymodocea, una pianta acquatica che fa parte della dieta delle tartarughe verdi e che vegeta in grandi praterie sui fondali delle lagune e nei tratti di costa a basse profondità.

Visto l'avanzare della stagione fredda, dopo un confronto con il medico veterinario, il coordinatore e gli esperti della Rete regionale, Giuseppe Ollano, responsabile del CRTM Laguna di Nora, ha disposto per una rapida reimmissione in natura dell'esemplare. Per consentire all'animale di tornare nell'area di cattura è stato organizzato il trasporto a Sant'Antioco e con condizioni meteo marine favorevoli, domenica 23 ottobre, tutto è filato liscio.

Alle 9.00 del mattino al porto di Sant'Antioco ci attendevano gli operatori dei mezzi nautici della BLON del Corpo Forestale e della Guardia Costiera. A salutare il ritorno in mare della tartaruga verde erano presenti anche la coordinatrice della Rete Regionale Elisabetta Secci, rappresentanti delle aree marine protette e della stampa locale a sottolineare l'importanza della presenza della Chelonia mydas, specie considerata rara, lungo le nostre coste. Durante il tratto di navigazione verso l'isola de "La Vacca", a bordo della motovedetta della Guardia Forestale, la tartaruga è rimasta immobile, adagiata su un comodo contenitore e coperta con un morbido panno inumidito. Al momento del rilascio in mare ha però mostrato tutta la sua vitalità, muovendo rapidamente le agili pinne e guadagnando metro dopo metro la dovuta distanza dai suoi soccorritori. Giorgio Zara, cineoperatore subacqueo collaboratore della Rete regionale, ha avuto giusto il tempo di documentare le brevissime fasi del rientro in acqua, poi l'animale si è allontanato velocemente scomparendo alla vista nel fondale marino di Sant'Antioco.