La ricerca

Agli interventi sui Cetacei e tartarughe marine in difficoltà, il Centro recupero affianca un importante lavoro scientifico di ricerca.

I Cetacei, che si trovano ai vertici della catena alimentare, sono dei notevoli indicatori biologici dello stato d'integrità del loro habitat.

Attraverso le campagne di monitoraggio degli spiaggiamenti e la raccolta di campioni biologici dagli esemplari spiaggiati si possono ricavare molte informazioni sullo stato di salute di una data specie e sulle condizioni dell'ecosistema in cui vive.

In campo biochimico e tossicologico, dai campioni si identificano i composti organici inquinanti e mutageni (organoclorurati, metalli pesanti ecc.) depositati nei tessuti, che possono causare un deficit immunitario su popolazioni già a rischio ed esporle all'attacco di altri agenti patogeni.

In campo parassitologico, batteriologico e virologico, si studia la natura di queste eziologie e il loro impatto epidemiologico.

I dati ricavati dai campioni danno un rilevante contributo alle banche genetiche e genomiche per indagini a ampio raggio.

I prelievi di campioni tissutali e di organi dalle carcasse degli animali spiaggiati forniscono materiale di studio per ricerche sulla fisiologia e biologia cellulare, finalizzate in particolare alla comprensione dei processi biochimici che hanno permesso l'adattamento all'immersione dei Cetacei, nonché di tutti quei meccanismi funzionali che ne hanno decretato il successo evolutivo nell'ambiente acquatico, sia sul piano morfologico e anatomico, sia su quello fisiologico sensoriale.

Un'area d'investigazione si occupa del fenomeno degli spiaggiamenti, ne ricerca le cause, naturali o indotte, il tasso d'incidenza per specie e per area geografica, o, nell'ambito di una data popolazione, per età, sesso, dimensioni degli individui rinvenuti.

Tutte queste informazioni trovano la loro immediata applicazione nell'elaborazione dei piani di tutela delle specie minacciate e di monitoraggio di quelle potenzialmente a rischio.

Nell'attività scientifica, il Centro recupero Laguna di Nora collabora con:

  • l'Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Biologia animale e dell'uomo
  • l'Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di Biologia Sperimentale Sezione di Fisiologia generale e Dipartimento Biologia animale ed ecologia
  • la Stazione Zoologica di Napoli Anton Dhorn
  • il Museo Civico di Scienze Naturali di Milano
  • il CTS Ambiente (Tartarughe - Progetto Life Natura TARTANET)

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