La tartaruga trasportata dalla Forestale di Sant'Antioco

Grazie a un diportista salvata una tartaruga in estrema difficoltà

È sotto stretto controllo la tartaruga arrivata a Nora da Portoscuso alle 17.00 del pomeriggio di ieri 18 agosto. È stata avvistata alla deriva della scogliera di Porto Paglietto da un diportista. Emanuele Desogus si è accorto subito delle critiche condizioni dell’animale, l’ha issato a bordo e trasportato immediatamente all’Ufficio Circondariale Marittimo. Da lì è partita la staffetta con il Corpo Forestale verso il Centro recupero di Nora.

La tartaruga, un bellissimo esemplare di Caretta caretta di quasi un metro, ha ingoiato un amo con la lenza ed è fortemente debilitata. Ha trascorso la notte in una vasca con poca acqua perché in questi casi di estrema debolezza le tartarughe marine possono annegare. Oggi faremo l’esame radiografico che ci darà indicazioni per poter avviare la giusta terapia.

Aggiornamenti:

L'esame radiografico ha rilevato la presenza nell'esofago di un grosso amo, del tipo utilizzato dalla flotta peschereccia giapponese per la pesca del tonno, che le verrà estratto sabato 22 agosto.

Approfondimenti:

L'uso degli ami circolari nel palangaro limita i danni alle tartarughe marine. Vai alla ricerca scientifica (in inglese) svolta dall'Università di Torino e dal Pacific Islands Fisheries Science Center di Honolulu (pdf, 252 Kb)


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